La Civiltà & la Diversità| Moment Research & Consultancy

La Civiltà & la Diversità

1. Civiltà è una parola spesso confusa con il progresso scientifico e tecnologico oppure intesa storicamente come patrimonio culturale di un popolo. Per lo scopo e i limiti di questa breve nota si intende per civiltà l’arte di convivere: in famiglia, nel condominio, in città, nell’interno di uno stato, tra i popoli.
Diversità è l’altra parola-chiave di questa nota e riflette una realtà innegabile. Siamo tutti diversi per sesso, età, lingua, pelle, cultura, religione. Del resto se fossimo tutti uguali vivere sarebbe una grande noia. L’accettazione di questa realtà è il primo gradino della civiltà, la prima condizione per vivere in pace. Il rifiuto è premessa e causa dei conflitti.
Questa diversità può essere dunque intesa come pericolo, per egoismo, ignoranza, difetto di maturità,. Non si vuol nemmeno conoscere l’altro, diverso da noi, e il difetto di conoscenza dell’altro nella sua realtà porta alla generalizzazione, al disprezzo, all’odio. Tutti coloro che appartengono ad una certa categoria sono esseri inferiori e nocivi, un ostacolo sulla via del progresso. Di qui l’intenzione di ridurli all’impotenza o addirittura sopprimerli. Questo è il razzismo, una delle idiozie più sanguinose espresse dall’uomo in ogni tempo. Solo persone di nessuna maturità psichica possono professare un’idea così aberrante, che pure ha più volte segnato tragicamente la storia.

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Africa has vast agricultural potential – so why are we due to import $110b worth of food annually by 2025?

IMG_8102Africa has vast agricultural potential – so why are we due to import $110b worth of food annually by 2025?

Thursday April 27, 2017 – HORN AFRICA PEACE – The African continent has the potential to feed itself and even have surplus food to export to other parts of the world. But instead, the continent imports $35 billion worth of food and agricultural products every year, and if the current predictions hold, the import bill will rise to $110 billion annually by 2025. So the question is: if the African continent has vast agricultural potential as we have been led to believe, why are we facing an astronomical food import bill? Continue reading